I prodotti fonoassorbenti Caruso Acoustic sono stati installati presso il Teatro San Marco di Tarquinia (Viterbo, Italia) oggi intitolato a Rossella Falk: vero e proprio “gioiello di studio acustico-architettonico e scenotecnico” dall’importante prestanza funzionale ed estetica, così come descritto da alcuni importanti professionisti del settore e artisti che hanno avuto il piacere di esibirsi su questo palco.
La fornitura per il Teatro Comunale di Tarquinia dunque, si inserisce all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione acustica e architettonica diretto dall’Architetto Francesco Traversi, in collaborazione con Linea Gobbato e l’azienda, volto ad individuare un giusto equilibrio tra estetica e funzionalità, in previsione del futuro impiego del teatro come ambiente polifunzionale.
La progettazione acustica di uno spazio teatrale deve tenere in considerazione i differenti requisiti correlati alle possibili destinazioni d’uso quali concerti, conferenze o spettacoli. L’intelligibilità ottimale del parlato, ad esempio, richiede tempi di riverberazione più brevi rispetto alla musica. In questi contesti, una combinazione di diversi prodotti fonoassorbenti con applicazione a parete, soffitto e soluzioni free-standing, permette di ottenere livelli di comfort acustico ottimali.
I pannelli fonoassorbenti Silente e Flag sono stati scelti nella versione a sospensione mediante cavi in acciaio, per assicurare la massima flessibilità in fase di installazione, e predisposti a copertura di almeno un terzo della superficie, necessaria a garantire un’ottimale correzione acustica. I pannelli, posizionati alternando un’applicazione orizzontale e verticale, creano suggestive composizioni sospese nel rispetto delle linee geometriche della sala. A completamento, l’inserimento di ulteriori pannelli Silente in aderenza a parete, elementi fonoassorbenti Kubo a sospensione e totem acustici Menhir.
Da un punto di vista estetico, ad ispirare l’Architetto è stata la visita alla Tomba dei Leopardi (V sec. a.C.) nella necropoli di Monterozzi a Tarquinia. L’ampia gamma di colori disponibili per il tessuto di rivestimento dei pannelli, ha permesso di richiamare i motivi e i cromatismi delle decorazioni etrusche originali, ottenendo un risultato equilibrato e dal notevole impatto estetico dando vita ad una “vera e propria istallazione artistica permanente”.
Foto: Vincenzo Quondam